Chiamami Ape il rapper, rassicurante
In un raptus di follia ho sgozzato Morgy Morgante
Per uscire ha trasformato in corpo, spirito e mente
Con una figlia all'attivo e un mutuo troppo ingombrante
Giu con me ci son le faccie della solita gente
La fiducia con il tempo crea legami di sangue
Non mi curo dell'invidia che da fuoco alle lingue
Ma detesto la saccenza di chi chiacchiera e finge,
E dico ..Stop.. ma non c'è panico a bordo
Sono il figlio vaccinato di un destino bastardo
Niente trip da vip, wannabe americano
Ma sbobba di tutti i giorni di uno stronzo italiano
Vincolato all'ossessione della busta paga
Con la musica che illumina il mio cranio si sfoga
Anche in tempo in cui sta merda sembrerebbe
non paga, però appaga!
Per questo è ancora presto e non ci si dilegua
Non sono un numero zero
Non ho niente a che fare con il rapper vero
Nell'accezzione in cui la intende il mondo intero
Sempre frequentato altra gente, sempre contro corrente
Rischioso anche per uno indipendente
Non sbatto in faccia la cultura tra break e graffiti
Per soddisfare le manie che hanno in quattro esauriti
Io penso al rap come a un oggetto, come fosse un arma
Da 15 anni è lui che ha cura del mio karma
A lui non serve una promessa, non bada alla forma
Sa regalarti una visione ben oltre la norma
Ti apre lo sguardo verso il mondo che è agli occhi di tutti
Ma sa filtrarlo evidenziandone pregi e difetti
Rimane a te: sei tu che scegli da che parte stare
Metti a fuoco le tue visioni, sai questo è rappare
Non è la foga da stronzetto che si atteggia da ghetto
Elemosina strisciando il mio rispetto
Sintonizzati sulla mia
Lunghezza d'onda che è anni luce dall'ipocrisia
Non ti indico mica la via
Lascio che a farlo sia il tuo messia!